In sintesi
Buona parte del versante meridionale delle alture che da Martina Franca scendono verso Taranto è occupato dal Bosco delle Pianelle che è quanto rimane delle terre che, nel XIV secolo, vennero concesse dal Principato di Taranto agli abitanti del casale Martina per poter coltivare la legna e pascere il bestiame. Oggi il bosco è meta di turisti, sportivi, amanti delle passeggiate e della natura.
La sua formazione è di origine sedimentaria: il territorio, attualmente occupato dal bosco, era, oltre 100 milioni di anni fa, un fondale marino che affiorando successivamente originò una vasta piattaforma calcarea.
Nel corso degli ultimi millenni l’azione dell’acqua piovana incanalandosi nelle fessurazioni ha generato alcune spettacolari grotte, gravine e cavità carsiche.
La grotta più nota è quella dei Briganti (o del Sergente Romano): un’ampia caverna di 50m di estensione ubicata alla base della parete a strapiombo della Gravina del Vuolo. Il bosco delle Pianelle costituì un sicuro rifugio per i Briganti negli anni in cui questo fenomeno si radicò nella zona delle Murge. La Gravina del Vuolo presenta altre cavità carsiche minori alcune delle quali furono dimora per l’uomo nell’Età della Pietra.
Tutt’intorno si estendono seminativi, pascoli, masserie e trulli, utilizzati con funzione di servizio più che di abitazione. Passeggiando nella riserva naturale ci si imbatte ogni tanto in ampi fossati che fungevano da calcinare e carbonaie.
Sulle maggiori altitudini del bosco, che varia dai 459 ai 349 metri, ci si immerge in un originario manto forestale caratterizzato principalmente dal fragno. Il sottobosco è formato da specie arbustive come l’Acero, il Frassino, l’Asparago, il Lentisco e il Pungitopo. Scendendo di quota il fragno lascia il posto al leccio. Qua e là sparsi ci sono anche esemplari di roverella. Qui il sottobosco è quello tipico della macchia mediterranea con esemplari di arbusti come l’Alaterno, il Terebinto, il Corbezzolo, il Viburno e il Carpino.
Nella parte che degrada verso la pianura, si estende la tipica bassa macchia mediterranea. Si trovano il cisto, il rosmarino, la ginestra il pero, il leccio a cespuglio e anche l’olivastro.
Il Bosco delle Pianelle è popolato da alcune specie di anfibi tra cui il rospo, rettili tra cui la vipera, il geco, la testuggine, il columbro leopardino, il biacco nero, il cervone, la lucertola campestre e il ramarro. Tanti rapaci notturni abitano il bosco: il falco cuculo, il gheppio, il nibbio bruno, la poiana, l’upupa e la ghiandaia). Da qualche anno anche il lupo è tornato a ripopolare le aree più remote del bosco. Altri mammiferi che si incontrano comunemente sono la volpe, la talpa, il cinghiale, il tasso, il riccio, la lepre, la faina, il moscardino, la donnola e tanti pipistrelli.